Marcello Moschetti
Anno 1983. Martedì 13. Il giorno della sfortuna in Spagna, Grecia, Cuba, Argentina, Messico. Ma siamo in Italia e quindi, un giorno come un altro. Nasce un bambino.
Cresce in un normale quartiere di Torino e fin da piccolo incontra le recite scolastiche, sfiora più volte la possibilità di essere “l’albero” ma alle elementari una volta è Giuseppe nel presepe vivente, un altra Don Chisciotte.
Alle superiori il padre decide di firmare una giustifica per farlo entrare tardi il giorno dopo per fargli vedere un “Match di Improvvisazione Teatrale” su RAI 2. Se ne innamora, si incontreranno soltanto nel 2010.
Dopo due anni di scuola di recitazione con gli insegnanti de il “Piccolo Teatro Perempruner” di Grugliasco, nel 2010 inizia la scuola di “Avviamento al match di improvvisazione teatrale” e corona il suo sogno di diventare giocattore professionista nel 2017, diventando anche docente dei corsi di avviamento al Match e attore nelle produzioni di Teatro Sociale con l’Associazione Culturale TEATROSEQUENZA.
Nella vita privata è laureato in Scienze dell’Educazione ed educatore di prima infanzia. È anche da poco diventato padre.
Il 13 alla fine è un numero fortunato.